
pane manifesto, 2019
voce di Gabriele Bonci
musica di Ciulla
impasti e materie prime a cura di Damiano Donati
regia e montaggio Pascale Giorgi, Benedetta Mori
testo Benedetta Mori
grazie allo chef Damiano Donati per la realizzazione dei pani d'epoca
Video opera realizzata con materiale d'archivio e interventi originali in occasione della mostra di arte e natura contemporanea autoprodotta e gratuita Agrifutura realizzata nell'autunno 2019 negli spazi del Mercato del Carmine di Lucca.
Con il sostegno di Spazio LUM, Comune di Lucca, Lucca Biennale, Bonci, TRASANDO, System Project S.r.l.

meglio esserci rimasti che non esserci mai stati, 2020
realizzato per Lucca48 Film Festival 2020
con Asia Bove, Marta Borelli; musiche di Push, montaggio e color correction Alfredo Milano

il vento, 2021
con Enea Petrini, Vanessa Menghini, Maurizio Petrini, Sergio Vexina et al.
supervisione scrittura e regia Caterina Carone, regia Andrea Pittori, scritto da Giacomo Bracalente, Federico Di Chiara, Benedetta Mori, Andrea Pittori, aiuto regia Leonardo Ranzuglia, casting e Acting coach Edoardo Olivucci Vitangeli, operatore Gioele Pascolini, focus puller Federico Di Chiara, fotografo di scena Davide Vassallo, supervisione fotografia Alessandro Muscolini, fonico di presa diretta Giacomo Bracalente, supervisione montaggio Lorenzo Raponi, revisione montaggio Enrico Giovannone, musiche originali Laboratorio diretto da Giorgio Giampà, segretario di produzione Michele Fioranelli, supervisione produzione Damiano Giacomelli, edizione Matteo Brandi, scenografia e costumi Martina Graziosi, Alessandro Ceresani,
Edoardo Paoletti, trucco Claudia Calimici, audio mix Diego Schiavo
una produzione Officine Mattòli

hangoVR, 2019
premio Miglior Attore Lucca48 Film Festival 2019
con Alberto Paradossi et al., musiche di Ciulla, cameraman Alessandro Alberghina, production manager Matteo Felici, edizione Sara Ambrogi, trucco Benedetta Mori, ringraziamenti: Federico Salvetti, Bruno Ciancaglini, Michael Stefani. Da un'idea di Lorenzo Burrelli, Benedetta Mori e Alberto Paradossi

femmina, 2020
progetto #l8tuttiigiorni, marzo 2020
videoclip realizzato in collaborazione con il collettivo Limonaia Zona Rosa di Pisa

future creature, 2020
videoclip realizzato per il progetto di danza contemporanea Future Creature, ideato e diretto dalla coreografa Valerie Claroni. Le improvvisazioni delle danzatrici si sono svolte nel dicembre 2020 in Piazza San Michele e nella chiesa sconsacrata adiacente il vecchio Mercato del Carmine di Lucca
con Valerie Claroni, Asia Andreini, Martina Sarcone; musica di Caroline Shaw, riprese e montaggio Benedetta Mori

congiunti, 2020
spot realizzato per la campagna di tesseramento 2020/2021 per la Società di Calcistica Popolare Trebesto
con Alberto Paradossi e Andrea Marioni, musiche di Ciulla

voglio il pallone!, 2020
spot realizzato per la campagna di tesseramento 2020/2021 per la Società di Calcistica Popolare Trebesto
con Vittoria Andreini, Clarissa Bacci, Vittoria Bachi, Naima Romani

il grande disegno, 2017
con Pascale Giorgi, Lucia Marchese
finalista categoria Experimental "French Riviera Film Festival" 2019, Cannes
I malati, del resto, sono sempre più interessanti dei sani. Le parole dei malati, compresi quelli che sono capaci soltanto di balbettare, sono sempre più importanti delle parole dei sani. Del resto, ogni persona sana è una futura persona malata. E la nozione del tempo, ah, la nozione del tempo dei malati: un tesoro nascosto in una caverna del deserto. I malati, del resto, mordono davvero, mentre le persone sane fanno finta di mordere ma in realtà si limitano a masticare aria. Del resto, del resto, del resto.
2666, Roberto Bolaño Ávalos

incantamentum mali, 2019
con Asia Bove
esposto al "Subterranea Festival" 2019, Napoli
Incantamentum Mali è una rivisitazione del racconto biblico della danza dei sette veli di Salomé. L’opera ha al centro il tema del fuoco sacro, visto come passione distruttiva e irresistibile. L’atteso mostrarsi di questo corpo giovane e perturbante, che chiede e desidera, è la scintilla che porta alla distruzione di un’intera corte. Proiezioni e stranianti giochi di sovrapposizioni si mescolano al ritmo incessante dei tamburi orientali, rendendo impossibile distinguere l’immagine vera di Salomé dalle sue copie. Lasciva incantatrice, lolita inconsapevole o amante rifiutata in cerca di vendetta, come nella scandalosa interpretazione di Oscar Wilde.